Descrizione
FUORI CATALOGO!
Nato ad Avezzano nel 1914, Bruno Corbi a vent’anni entra a far parte dell’organizzazione clandestina del PCI, nel 1936 si laurea in legge a Roma, svolge attività politica tanto in Italia e, nel 1939, in Francia. Rientrato in Italia è condannato a 17 anni di carcere dal Tribunale Speciale. Con la caduta del fascismo è tra gli organizzatori della Resistenza armata in Abruzzo. Catturato dai tedeschi, è condannato a morte, ma, dopo un mese e mezzo, riesce a fuggire. Ritornato sui monti marsicani, riprende la lotta contro l’occupante tedesco che gli farà ottenere una medaglia d’argento.
Subito dopo la Liberazione, guida la Federazione del PCI dell’Aquila ed assume anche l’incarico di vice segretario regionale del partito.
Nel 1946 è eletto alla Costituente e in seguito è deputato per l’Abruzzo alla I e alla II legislatura.
Nel 1956, dopo la rivelazione dei misfatti di Stalin e della rivolta di Poznan e l’insurrezione popolare di Budapest, soffocata dai carri armati sovietici, Corbi assume un atteggiamento sempre più critico nei confronti della dirigenza nazionale comunista che lo porterà, nel marzo del 1958, ad allontanarsi dal PCI.
Uscito dall’agone politico, lavora nel campo dell’editoria libraria e del giornalismo, collaborando con Cino Del Duca, con il settimanale L’espresso e con il quotidiano La Repubblica.
Il 25 novembre 1983, gravemente ammalato, muore.
Pagg. 360
ISBN 9788863470765
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